Imparando si cresce
Data: 15/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... quanto l’ho odiata quando ho visto come se lo faceva sparire nella gola fino a soffocarsi; quanto l’ho amata mentre si agitava sotto i colpi che tu le portavi nella pancia con la tua bestia ritta. E’ da dieci anni che mi nascondo dietro la religione per non dire quanto amo il tuo cazzo, quando godo nel sentirlo entrarmi nella pancia, quanto avrei desiderato sentirlo che mi spaccava il culo in due e mi costringeva all’ospedale per ospitarlo nel mio intestino. Ti ricordi che ho scherzato sul cazzo di Alberto? Del tuo non potevo parlare perché qualunque cosa dicessi era da condanna all’inferno. E’ stupido, ma è così. E’ la parte più malata di me, quella che mi può prosciugare l’anima; tu dici che è inguaribile. Io spero di farcela ancora a liberare la troia che c’è in qualche parte di me.”
“Io credo che adesso siamo troppo emozionati per ragionare; ma forse, se davvero tu eri tanto costretta dentro al ruolo, possiamo farcela a tornare una coppia normale. Dobbiamo provare a fare tanto sesso, ma con tanto amore prima, dopo e durante.”
“Forse devi anche costringermi a farmi violentare il culo, ma farlo con amore e con la passione necessaria a farmi riconoscere la bellezza di urlare che ti amo e che sto godendo con te, per te. Ma non so neanche da dove si comincia.”
“Io saprei da dove cominciare; sono dieci anni che desidero fare l’amore con quel tuo culo meraviglioso, immagina quante volte avrò fantasticato sulle modalità per raggiungere la felicità; ma qui mancano ...
... strumenti fondamentali.”
“Quali? Non si possono rimediare dei sostitutivi? Non so se sia per quello che è successo, per qualcosa che si è sciolto, per un desidero che riemerge da sotto un tappeto; ma ancora una volta devo dire che avevi ragione, le viscere entrano in subbuglio, da quando mi prospetti un nuovo modo di amarci e, stranamente, sento il tuo cazzo straziarmi l’intestino, anche se non so cosa si prova esattamente a prendersi nel corpo il tuo arnese. Cosa ti servirebbe per scoparmi nel culo ora, qui, immediatamente?” “Della vaselina o una crema equivalente che abbia effetto lubrificante.”
“Scusa, ma qui penso di saperne un poco di più. Sicuramente ci sono prodotti ad hoc; ma gli oli solari sono abbastanza lubrificanti, le creme alla vaselina o alla lanolina non si contano; forse mi faranno sentire di più il dolore, ma adesso voglio che mi sfondi con tutto l’amore di cui sei capace.”
“Non ci sono alternative: o devo amarti o devo odiarti. Alla fine, suggerisci tu la soluzione al problema che tu hai creato. Ti rendi conto che, se avessi detto questa frase ad Alberto, ora staresti impalata direttamente sul suo cazzo?”
“Senti, bello! Questa verginità è tua e nessuno la toccherà prima che tu l’abbia maciullata d’amore. Alberto mi piace e ci scoperò volentieri; ma il mio amore sei tu, il mio uomo sei tu, il mio pilastro sei tu. Forse ti farò incazzare ancora, spesso e molto, ma sarai sempre l’uomo della mia vita, il principe dei miei sogni. Chiaro o te lo devo ...