1. Prima volta al club privé


    Data: 24/05/2018, Categorie: Cuckold Autore: plotter74, Fonte: RaccontiMilu

    ... pensare che forse si stia esagerando un po ma non riesco ad intervenire, quelle scene sono troppo forti, troppo eccitanti, vorrei fermarli ma l’eccitazione per quanto le stanno facendo è più forte di quella mia volontà. E’ dentro, la grossa cappella è tornata nuovamente a squarciare la figa di mia moglie. Claudia: haaaaaaa….noooooo….brucia troppo ragazzi vi prego fermatevi. La sollevano un po, ma giusto quel tanto per tirarle fuori la cappella dalla figa senza che i due sessi perdessero comunque il contatto, Franco da sotto tenendolo sempre con la mano fa dondolare il suo bestione facendolo oscillare avanti e indietro fermandosi proprio lì, in quel suo buchetto mai profanato, in quel so buchetto ancora strettissimo per via di quella verginità che Claudia era riuscita a conservare fino a quei suoi 47 anni. Lui inarca la schiena, spinge lentamente Verso l’alto! Claudia: hei che fai, guarda che hai sbagliato zona..nell’eventualità non te ne fossi accorto. Franco:no cara tranquilla, non ho sbagliato, è il posto che cercavo Claudia:ma che cazzo sei scemo?Che vuoi ammazzarmi? Lasciatemi andare dai, mettetemi giù!! Paolo: certoo…ti mettiamo giù subito, che dici Luca la mettiamo giù? Luca: si accordissimo dai, mettiamola giù. Iniziarono lentamente a metterla giù, ma di certo non come immaginava lei, Franco non lo reggeva più con le mani il suo cazzo, reggeva da solo, puntato minaccioso contro quel buchetto mai profanato. Claudia:ooooo…no no no!! Più i due allentavano la presa e più ...
    ... quel buchetto sotto il peso stesso del suo corpo premeva contro il bestione. Un enorme palo di carne, la forza di gravità, il peso del suo corpo, erano tanti i fattori contro cui il suo sfintere stava lottando, ma quanto poteva resistere ancora? Claudia:aaaaaaaaaaa………haiiiiiiiiiiii…cazzooooooo Il mio primo istinto fu quello di guardare la porta, l’urlo fu talmente forte che ebbi paura che qualcuno potesse sentire, ma poi pensai subito che la porta era chiusa a chiave dall’interno, mi girai verso il divano, lo spettacolo che avevo difronte era un misto tra il pauroso e l’eccitante, lei tenuta oramai solo in equilibrio dai due, con le gambe oscenamente aperte, Franco sdraiato sotto di lei, e l’enorme cappella ormai scomparsa tra le chiappe di mia moglie. E’ solo la cappella pensai, ma cavolo quanto è grossa!! Claudia girò la testa verso di me, qualche lacrima le sgorgava dagli occhi!! Claudia: amore aiutami Non me lo feci ripetere, mi avvicinai a e lei prendendole la mano. Franco:decidi tu adesso, dicci se smettere o se vuoi davvero una moglie troia! Non ho neanche risposto a quella frase che aveva tutta l’aria della sfida, salito sul divano mi metto in piedi, sono più in alto di lei, la scavalco mettendo entrambe le mie gambe ai fianchi di lei, la guardo in faccia , con una mano le asciugo le lacrime, metto un dito tra le sue labbra socchiuse nel tentativo di spegnere quei suoi sospiri affannosi, quel suo ansimare che sembrava un misto tra convulsioni e sofferenza, ogni suo ...