1. Il Regno Oscuro – Capitolo 10


    Data: 11/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... follia. Più avanzava sul campo e più lo spettacolo si faceva spaventoso. In ogni direzione vi erano combattimenti, sangue, urla di dolore e di foga. Il sangue e i caduti ricoprivano il suolo della piana ormai rossa.Un soldato la puntò con la spada. La Stregona fu abbastanza pronta da fulminarlo con un raggio di energia. Avanzò ancora in quella bolgia, evitando di spingersi troppo oltre per non trovarsi circondata dai nemici. Un altro paio di volte dovette difendersi con la magia.Vagava ormai da un tempo incalcolabile quando intravide una zona di soldati imperiali più folta, come se proteggessero qualcosa. Fulminò uno dei soldati con un raggio. Aveva speso troppe energie per attacchi letali, infatti l’uomo rimase solo stordito e cadde al suolo. Lo spiraglio che le si aprì le diede modo di intravedere Cunya. Era viva. Era stesa al suolo, sulla schiena. Un soldato le teneva le braccia all’indietro. Altri due le tenevano le gambe ben allargate, lasciando l’ampio sesso carnoso ben visibile e libero a chiunque ne volesse approfittare. Evidentemente molti avevano colto quell’occasione a giudicare da com’era ridotta la donna. Il volto era ricoperto di sperma. Numerosi schizzi vi si erano depositati e le colavano lungo il collo. Il suo petto, i suoi poderosi seni tondi e alti, erano coperti da una sottile patina di seme, che si accumulava nell’incavo scivolando lentamente sulle curve così accentuate. La sostanza bianca che li vi si accumulava poi scendeva lentamente giù, sul ventre ...
    ... della donna, fino poi al sesso, completamente imbrattato. Dalla sua vagina e dal suo ano usciva continuamente sperma che colava poi al suolo, creando una pozza di fango e sperma. Cunya non si dimenava, non cercava di liberarsi, non più almeno. Attorno a lei vi erano diversi uomini stesi a terra, stremati. Un soldato la stava penetrando in quel momento. La scopava con profondi colpi d’anche, dandole ogni tanto un piccolo schiaffo sul volto, semplicemente per umiliarla. La Saggia era ormai inerme, si lasciava possedere e fare qualsiasi cosa, impossibilitata a ribellarsi e liberarsi. Non contava più gli uomini che aveva sentito dentro di sé e che le erano venuti addosso o dentro. Questo era solo uno dei tanti. Con un affondo, anche questo riversò dentro di lei il suo piacere. Si sentiva sporca, imbrattata e ricoperta. Sentiva la sostanza scivolarle addosso e scorrerle per il corpo. La sentiva riversarsi fuori dai suoi orifizi, dalla sua vagina e dal suo ano che erano stati riempiti da numerosi fiotti di sperma. Non era mai stata usata così. Era diventata una specie di trofeo per la imminente vittoria che si stava consumando, una vittoria che significava la sua sconfitta. Era il trofeo che tutta la truppa si scambiava e si godeva senza pietà e senza ritegno. Alcuni avevano abusato di lei senza nemmeno guardarla, chiacchierando con i compagni di plotone, come fosse solo un buco, un oggetto in cui svuotare le palle. Quelle mani che le tenevano le cosce spalancate, erano la cosa che ...
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