1. Io, Tony, Zia Tina e mamma


    Data: 24/05/2018, Categorie: Anale Tabù Sesso di Gruppo Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... e se non me le avesse svuotate lei avrei per forza dovuto ricorrere ad un raspone in solitaria.
    
    Ci guardammo negli occhi per qualche secondo in silenzio. Poi, finalmente, la vidi sorridere.
    
    Sorrisi anch'io: era fatta!
    
    Va bene โ€“ disse infine sospirando โ€“ abbassati calzoni e mutande che zia ti tira un bel bocchino. Facciamo in fretta, però, prima che arrivi tua madre.
    
    Non mi feci di certo pregare e mentre lei si inginocchiava a terra davanti a me liberai il cazzo che, già duro da scoppiare, svettò in tutta la sua potenza davanti al suo viso.
    
    Seduto a culo nudo sul piano da lavoro di cucina stavo per darle la cappella da leccare quando, all'improvviso, udimmo il rumore dell'ascensore che si arrestava proprio al nostro piano.
    
    Porca troia! Doveva essere quella rompicoglioni di mia madre che stava tornando a casa.
    
    Facemmo appena in tempo a ricomporci e a farci trovare tranquillamente seduti al tavolo di cucina intenti, all'apparenza, a chiacchierare del più e del meno.
    
    Io avevo ancora un'erezione tremenda e quando lasciai la stanza, facendo bene attenzione a non farmi vedere da mia madre con quel rigonfiamento sul davanti, carezzai l'idea di andare al cesso a spararmi una sega, come mi aveva consigliato zia Tina.
    
    La cosa mi parve però uno spreco e cercai di resistere con la prospettiva di riuscire in qualche modo a farmi tirare un bel bocchino dalla zia prima di andare a dormire.
    
    Dopo cena tornai in camera mia a studiare e solo dopo la mezzanotte, ...
    ... quando tutta la casa era immersa nel più profondo silenzio, feci un giro di perlustrazione.
    
    Mamma, sprofondata nel suo lettone, dormiva profondamente aiutata dalla pastiglia che prendeva tutte le sere e la udii russare leggermente.
    
    Purtroppo stava dormendo anche la zia, nella cameretta che occupava in fondo al corridoio, e quando la svegliai non fu affatto contenta.
    
    Che c'è? โ€“ domandò con voce assonnata โ€“ non ti senti bene?
    
    Indossava una corta camicia da notte che le lasciava scoperte le cosce ed il generoso decolté. Sentii un'ondata di libidine invadermi il basso ventre.
    
    Sono arrapato, zia, arrapato come una bestia. Ho il cazzo duro da scoppiare e mi dolgono i coglioni da tanto che sono gonfi. Guarda in che stato sono.
    
    Mi abbassai i calzoni del pigiama e le mostrai il cazzo duro con la cappella mezza scappucciata sulla cui punta brillava una goccia di bava.
    
    Sei davvero arrapato โ€“ disse lei appoggiandosi su un gomito โ€“ ma io stavo già dormendo. Vai a tirarti un raspone, da bravo, che zia ha tanto sonno.
    
    Per tutta risposta allungai invece una mano e la infilai nella sua scollatura.
    
    Che belle poppe - esclamai palpeggiandogliele โ€“ fanno invidia a quelle di tante ragazze. E che belle gambe โ€“ aggiunsi carezzandole con l'altra mano le cosce โ€“ e come sono ancora belle sode!
    
    Sapevo che le piacevano i complimenti e quando estrassi le sue tette dalla camicia da notte non protestò.
    
    Vuoi che zia ti faccia un bel bocchino? - mi domandò infine con la faccia ...