Giornalista di guerra 7
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... di metallo, sembrava di cuoio ben aderente alla pelle, con una catena che partiva nella parte posteriore.
Non si mosse, provò a respirare, provò a mettere i due pollici sotto il collare per vedere lo spazio libero dal collo.
Si rifissò allo specchio, sembrava veramente una schiava sessuale come aveva visto in passati reportage di guerra, ma non solo.
Purtroppo - anche con le forze alleate - nei vari accampamenti, in piena notte, era capitato di spiare gruppi di militari amici giocare con donne civili e nude in situazioni promiscue, spesso passate tra i giovani uomini tramite collare strattonato...come fossero cagne.
Sapeva, come anche raccontato dal maggiore Smith in quel palazzo, che i rapporti tra militari erano difficili e complessi, pertanto queste donne, queste schiave,
era un ottimo passatempo senza complicazioni, specie in periodi così lontano lunghi da casa.
Aveva sempre chiuso la bocca in questi rari eventi, sapeva che capitavano, ma aveva provato pietà per queste donne così usate e sfruttate, non potendo fare
niente per loro in un ambiente così chiuso e omertoso.
In quelle rare occasioni però gli occhi erano rimasti aperti un secondo di troppo e le era capitato di vedere come i vari militari palpavano, sculacciavano, usavano, si passavano queste donne, senza freni o cortesie....scappando poi in condizione di disagio nella sua tenda.
Era quello il suo futuro? Era così che avrebbe passato i prossimi mesi? Le parole del maggiore Smith a ...
... lasciarsi andare e godere del momento l'avevano colpita,
erano state dure da sentire e da digerire. "Nessuno ci verrà a prendere"...la frase rimbombava nelle sue orecchie ogni volta.
Non poteva negare che nei giorni precedenti, nonostante le angherie, aveva goduto come mai in vita sua. Ma provò ad essere lucida, non credeva a quello che stava
pensando o farneticando. Doveva restare concentrata, qualcuno sarebbe venuta a salvarla.
Tornò a guardarsi allo specchio, notando un colore più scuro intorno ai capezzoli, martoriati da quel diavolo di Samantha. Aveva fatto un lavoro infernale su
di lei. Provò a toccarsi i capezzoli, ma il solo contatto li riportò su dolorosi ma appuntiti.
Si girò con la testa, constatò che la catena era abbastanza lunga da darle una certa libertà e provò ad alzarsi, compatibilmente con la pressione dell'oggetto
nel suo sfintere.
Appena alzata, un crampo assurdo colpì il suo stomaco, provocando un suono fortissimo.
Il suo stomaco era vuoto da giorni e chiedeva nutrimento, emanando brontolii udibilissimi. La sua debolezza la convinse a risedersi pian piano prima di sbattere
per terra, anche perchè il suo stomaco si lamentava senza sosta.
Si rimise a letto, decisa che avrebbe parlato con gli aguzzini per avere un po' di pietà. Voleva essere forte e dura, era convinta di riuscire a guardare negli occhi Samantha, da donna a donna, cercando di portare fuori l'ex militare alleato che era stata.
Nella peggiore delle ipotesi ...