La mia compagna Chiara
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: XXQQ, Fonte: EroticiRacconti
Chiara era una mia compagna del liceo e una di quelle ragazze che solo guardarla te lo faceva venire di pietra. Immaginatevela per un secondo: capelli ricci scuri, di viso bellissima, seno prosperoso e perfetto, fisico curvy ma assolutamente attraente.
È inutile dire, quindi, che era dal primo anno che avrei voluto farmela e a quel punto, all'ultimo anno, il desiderio aveva raggiunto un livello incredibile: sono state tante le volte in cui in classe mi sono incantato a fissarle il fisico.
Saltiamo a uno degli ultimi mesi dell'ultimo anno di scuola, siamo a una festa, la compagna festeggiata aveva deciso di affittare una sala per l'occasione, dove c'eravamo solo noi della classe e alcuni suoi amici.
23:40 circa, sia io che Chiara siamo rimasti sobri. Ad un certo punto, mentre siamo in piedi a ballare, io da un lato della sala e lei dall'altro, incrocio il suo sguardo, ci fissiamo per un po', ridacchiamo (ho dimenticato di dire che nelle ultime settimane la tensione sessuale tra noi sia in classe che ad altre feste era diventata forte), poi lei indica con gli occhi la sua destra, subito non capisco, lo rifà, io mi giro e capisco: in quella direzione c'era il bagno. Ci guardiamo, sorridiamo maliziosamente e ci incamminiamo verso la toilette, lentamente e a qualche secondo di distanza l'uno dall'altro, per non farlo notare agli altri. Arrivati nel punto dove la strada si divide, a sinistra la porta di quello dei maschi, a destra quello delle femmine, ciascuno dei due si ...
... sporge nel rispettivo bagno per vedere se ci fosse qualcuno... entrambi vuoti, ci guardiamo, sono già eccitato e le domando, ansimando "in quale?"; lei fa la cosa più eccitante che potrebbe fare, si morde il labbro inferiore per pensare, e poi, con sguardo malizioso indica quello dei maschi, entriamo di fretta, iniziamo a baciarci. E ci baciamo, con la lingua, con passione. Mi toglie la giacca, io impazzisco dall'eccitazione. Stacca la bocca dalla mia, mentre mi stringe i fianchi con le mani e io finalmente riesco a toccarle quei seni che per tante volte avevano accompagnato le mie masturbazioni, e dice, ansimando "andiamo?" "dove?", le rispondo, "dentro a una porta, è il momento" mi dice. Io non ci vedo più dall'eccitazione, mentre i pantaloni stanno per esplodere. Ci voltiamo, tre gabinetti erano in quelle porte dove sopra e sotto c'è l'apertura: troppo poco privato, ma ecco lì, in fondo alla fila di urinatoi il quarto gabinetto, dentro a una stanza, a differenza degli altri. Ci guardiamo, sorridiamo, ricominciamo a baciarci e andiamo verso quella stanza, mentre io inizio ad abbassarle la zip sulla schiena del suo vestito, la mia giacca rimane sui lavandini. Entriamo e chiudiamo la porta a chiave, lei mi avvinghia, io la palpo, mentre continuiamo a limonarci; le dico ansimante "vado io?" "subito" mi risponde eccitata. Chiudo la tavoletta del water, la faccio sede sopra, lei si sfila le mutande e io metto le sue gambe sulle mie spalle, dopo essermi inginocchiato. Finalmente ...