Alessandra e geova 5 e 6
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... Alessandra in quel momento più che dio rappresentavano l'ambasciata italiana di Sodoma e Gomorra.
La tavola era imbandita. La casa in cui erano stati invitati per quella “serata” particolare era un bellissimo ed elegantissimo appartamento. Non era la stamberga di qualche poveraccio. Si erano “elevati” per qualche ora Carlo e Alessandra. D'altronde tra i sogni nascosti di Alessandra c'era fuggire dallo squallore teocratico della mediocrità. Avrebbe voluto vivere nel lusso, avere molti più soldini, permettersi tutte quelle cose materiali che luccicavano ai propri occhi.
Non le sbatteva minimamente avere una buona relazione con Dio. Non portava vantaggi economici. I suoi genitori avrebbero voluto vederla sposare qualche fratello benestante, qualcuno che potesse mantenerla mentre stava a casa far nulla. Non proprio “nulla”. Il “Nulla” dei testimoni di geova era dedicare i propri anni migliori a servire come pionieri regolari, dedicare quelle cazzo di 70 ore mensili alla predicazione, per potersi vantare dal podio in sala o in assemblea di essere persone zelanti e super spirituali anche se non era affatto vero.
La casa era bellissima. Un gioiello di design e ogni dettaglio sembrava studiato per stupire gli occhi degli ospiti. Non c'era nulla in disordine o lasciato al caso.
Ogni ben di Dio era comodamente apparecchiato per i commensali. Una tavola così imbandita non l'avevano mai vista ne Carlo ne la figlia.
Dell'ottimo vino francese faceva bella mostra di sé, ...
... accompagnato da insalatiere colme di frutti esotici, ostriche, aragoste e pregiatissimi bicchieri di cristallo di Boemia.
Costosissimi arazzi ornavano le pareti, intervallati qua e la da preziosi quadri impressionisti e oggetti appartenenti a queste nuove correnti artistiche che qualcuno si ostinava a considerare “arte moderna”. Lusso e buon gusto non mancavano di certo in questo appartamento signorile.
In un angolo del salone, distese su una vecchia poltrona, delle mascherine colorate riposavano in attesa di essere utilizzate.
Alessandra e suo padre erano stati i primi ospiti ad arrivare verso le otto di sera. L'appuntamento era per le otto e mezza ma avevano preferito presentarsi prima a casa di Enrico.
Enrico era un collega del padre di Alessandra. Un uomo sulla quarantina, giovanile, di bella presenza, molto raffinato. Un pizzetto malandrino, quasi diabolico, dava al suo volto un aspetto adattissimo a serate come quella. Enrico era uno dei più noti organizzatori di gang-bang del circondario. La sua fama lo precedeva di decine di chilometri.
Alessandra scrutava la città dall'alto, sorseggiando una bottiglia di birra appoggiata alla balaustra del balcone.
A sua madre aveva detto di avere un impegno teocratico top secret, di cui non potevano ancora rivelarle il contenuto. Angela ingenuamente pensava fossero le prove per l'assemblea che si sarebbe tenuta a breve. Era così contenta Angela di avere una figlia così zelante e così premurosa verso l'organizzazione di ...