1. Adesso tocca a me farla godere.


    Data: 23/07/2021, Categorie: Lesbo Autore: Nadia89, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo il nostro primo incontro sessuale sul divano, decidiamo di spostarci sul letto. Ci troviamo sedute sulle ginocchia, una davanti all’altra. Le nostre lingue si incrociano di nuovo, sembrano due fioretti che si scontrano in una combattimento che avviene di nascosto dentro le nostre bocche. Lei poi si stacca dalle mie labbra ed inizia a baciarmi il collo, cosa che mi fa impazzire di piacere. Nel frattempo, le sue dita affusolate della sua mano cercano la mia vulva, la massaggiano con movimenti circolare e poi penetrano nella mia vagina bagnata per gli umori dell’eccitazione. Gemo e sospiro, sono quasi vicina all’orgasmo, nuovamente, quando lei si stacca del tutto. La vedo sdraiarsi sul letto, vestita, con le gambe leggermente divaricate come a volermi accogliere, ed un sorriso sornione e malizioso sul volto. Stiamo giocando al gatto con il topo, ma so benissimo che pur essendo il mio turno di darle piacere, dopo la nostra unione sul divano, è lei che comanda il gioco. Carponi la raggiungo, iniziando a spogliarla. Via la maglietta, via il reggiseno, mi trovo davanti agli occhi lo spettacolo delle sue tette. Sono bellissime, più grandi delle mie, sode, meravigliose, con due capezzoli rosa e turgidi, invitanti che aspettano solo di essere succhiati. Cosa che non mi faccio di certo ripetere.
    
    La mia lingua lecca i suoi capezzoli e la mia bocca si schiude a succhiarli avidamente. Sento che si inturgidiscono tra le mie labbra. Sento il suo respiro affannoso, non ho dubbi sul ...
    ... fatto che le piaccia molto. La mia mano si insinua nei suoi pantaloni, oltrepassa il monte di Venere e si porta ad esplorare la sua vulva, che sento liscia al tatto, calda ed umida. Solletico il suo clitoride, e percepisco i suoi brividi di eccitazione, con il suo corpo attaccato al mio, mentre continuo a dedicarmi al suo seno.
    
    Mi stacco da quel piacere, resto per qualche attimo seduta sulle ginocchia ad osservarla. Lei è bellissima, i suoi capelli neri ricadono sul cuscino, i suoi occhi verdi sembrano brillare come quelli di una gatta al bagliore giallognolo dell’abat-jour. Le sue labbra sono dischiuse, affamate di aria e di desiderio.
    
    Le sfilo i pantaloni, liberando le sue bellissime gambe magre, lisce, tornite come quelle di una statua. Inizio a baciarle un piede, risalendo poi fino per tutta la gamba con baci e leccate fino ad arrivare alla sue cosce sode. Arrivo quindi al suo sesso, ancora coperto da quel lembo di tessuto delle mutandine. Ne intravedo la forma, e ne sento l’odore: l’odore della sua eccitazione, del suo essere donna. Le mie labbra si strusciano li sopra, e la sento implorare:
    
    Le sfilo le mutandine, e posso finalmente guardare il suo sesso. E’ una figa stupenda, le sue labbra sono rosa, turgide e bagnate dalle secrezioni dell’eccitazione. Ha un profumo intenso, e mi fa diventare un animale Tuffo la mia bocca in quel paradiso, ed inizio a leccare le labbra umide ed il suo clitoride, aiutandomi con le dita della mano, perché voglio esplorare anche la ...
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