La spa - Racconti Erotici

La spa

Entrarono nella spa e lo spettacolo che si pose davanti ai loro occhi era di per sé quasi rigenerante. Una piscina a luci soffuse con delle vetrate che riflettevano il paesaggio del tutto innevato.

Si guardarono intorno ed individuata la sauna si scambiarono un rapido cenno d'intesa.

Tolsero gli asciugamani ed entrarono.

Posizionati volutamente ai lati opposti, si stesero entrambi per godere un pó di relax.

Passato qualche minuto lui si sedette di fronte a lei, con la schiena appoggiata sulla parete di legno.

Gli piacque molto quella sensazione di calore che lo pervase, un pó dovuta alla temperatura del cabinato, un dovuta a quel corpo che stava fissando lussuriosamente.

Non ci volle molto infatti...cominció ad eccitarsi ed a sentire il suo membro crescere sempre di più.

Lei gli lanció un' occhiata quasi impercettibile e cominciò ad ampliare l' apertura della gamba sinistra stuzzicandolo con un accennato sorriso malizioso.

A quel punto lui, complice anche la solitudine del perimetro, aprí oscenamente le gambe e mostró la sua erezione che ormai aveva raggiunto l' apice.

Lei sorrise apertamente stavolta ed in maniera quasi ingenua commentó: " vedo che qualcuno si é svegliato finalmente.."

I loro sorrisi si trasformarono in sguardi intensi e libidinosi, aiutati nell' audacia anche dalla totale perdita dei freni inibitori.

Si mise carponi e gattonando con lo sguardo fisso sulla sua preda, si avvicinò al membro che fagocitó senza proferire ...

... parola.

Lo insalivó per bene e dopo averlo stretto nella mano sudata, cominciò ad accompagnare il movimento della stessa con la bocca in un feroce pompino.

Lo suggeva voracemente, come non aveva mai fatto prima, quasi volesse succhiargli via l' anima fino all' ultima goccia...

Stava godendo come poche volte gli era capitato, appoggiando la testa sulla parete, con gli occhi chiusi e rivolti verso l' alto, mentre quella ninfa dalla pelle ambrata lo stava letteralmente salassando.

Dopo 5 minuti abbondanti di quella dolce tortura, non riuscì più a resistere ed ansando animatamente riversó tutto il suo seme nella bocca di lei, che senza batter ciglio lo ingoió infino all' ultima stilla.

Rilassó i muscoli e finalmente la guardó sorridendo...aveva ancora tracce del suo seme sulle labbra, che fece sparire in maniera voluttuosa leccandosele lentamente.

Senza proferire verbo la fece stendere e la invitò a rilassarsi.

Si avvicinò alle sue gambe e cominciò a baciarle lentamente l' interno coscia, risalendo fino alla vagina.

Leccandola come un cagnolino ubbidiente, le strofinó lentamente in senso orario la mezza luna di carne per poi penetrarla piano con il medio ormai intriso dei suoi umori.

Succhió avidamente il clitoride ormai gonfio e voglioso, per poi cimentarsi in un cunnilingus lungo e passionale, continuando a penetrarle oscenamente prima la vagina e poi l' ano.

Cambiando di continuo ritmo e manualità, alternava i suoi due anfratti del piacere tra lingua e ...