Ricambiato benessere
Data: 06/07/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... procaci affermerei, deformabili d’accarezzare nell’amore, e sotto più giù, un folto cespuglio che termina sul clitoride, mentre il resto è rasato. E’ un passatempo interessante essere essenziale e sguarnita laggiù, un diletto per sentirmi attaccabile e incustodita come una fanciulla, ciò nonostante disinvolta e aperta, come una femmina che dona tutta se stessa al primo sguardo.
Ricordo bene la prima volta che lo feci, il cuore mi batteva fortissimo nel petto e man mano che vedevo la mia femminilità scoperchiata, il mio sguardo nella specchiera s’annebbiava d’un benessere inconsueto ed estraneo, perché percepirsi esposta, spogliata e brulla, è bizzarro, ma al tempo stesso enormemente stuzzicante e ispirante. Mentre m’osservo e rifletto, le mani si muovono lungo il corpo, gli occhi si chiudono e comincia fluire la reminiscenza d’un passato cortometraggio già visto, ma ormai trascurato. L’accappatoio scivola sul pavimento, alle mie spalle sento la porta che s’apre, non mi giro, so chi è, perché nel completo mutismo s’avvicina e spostandomi i capelli dalla schiena inizia a baciarmi sul collo e lungo le spalle, la sua bocca scorre flemmatica e sfumata su tutta la mia schiena, facendomi sussultare e rabbrividire. Mi cinge da dietro e avverto il suo corpo svestito addossarsi al mio, lo sento compatto che pigia contro la mia schiena e una vampa comincia a infagottarmi, salendo dal basso sempre più in alto. Frattanto che continua a sfiorarmi il collo, le sue mani mi toccano ...
... davanti e mi fasciano il seno e con i polpastrelli afferra i capezzoli, lo fa con una mossa delicata ed energica al tempo stesso, perché sa che così mi piace, intanto che libidinosamente mi sfugge un gemito che io reprimo tra le labbra socchiuse.
Lui prosegue nella carezza e scende giù lungo l’addome, girovaga sui fianchi riempiendomi di carezze, la sua bocca m’addenta il collo, dopo procedendo si blocca tra le gambe. Io colgo il suo sbalordimento nel sentire per la prima volta quella nudità in me, e con un sospiro più forte degli altri sfiora la pelle delicatamente, quasi nel voler capire che cosa simboleggi quel gesto per me e per lui. Un’euforia inedita e inattesa, i sensi entusiasmati dall’originalità mi fanno ribollire in tutto il corpo, un solo trambusto si propaga nell’aria: è quello del mio cuore che batte nel petto facendo martellare la testa.
Io mi sento inaspettatamente scompaginata e accalorata, mi giro, ci contempliamo dritti negli occhi intervistandoci su cosa esattamente proviamo, tuttavia gli occhi ormai non vedono più, sono abbondantemente offuscati da un’invasata smania, che sembra compilata nei nostri cervelli e che ci comunica solamente una voglia istintiva e antichissima, affermerei primitiva. Ci baciamo appassionatamente, con le lingue che si rintracciano, che si vogliono, perché ogni bacio incendia in me un ardore senza sosta.
In silenzio e senza staccare le nostre bocche, entriamo nella doccia e sotto il getto dell’acqua calda iniziamo il balletto ...