Mi provochi notevolmente
Data: 02/07/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... avverti l’ardore e la fluidità della mia pelle? Tu puoi far scivolare le tue labbra sulla mia collottola, applicare la tua lingua sui miei capezzoli fino a farli rassodare, scendere lungo miei fianchi, abbozzare e delineare dei cerchi attorno al mio ombelico, rasentare i miei glutei se vuoi, oppure comprimerli interamente tra le tue mani. In quest’istante ci siamo unicamente tu e io assieme ai nostri respiri convulsi con la nostra cupidigia e la smania d’appartenerci.
Ti scongiuro perciò di non obbedire ai frastuoni né a quelle risonanze che giungono dalla concretezza, perché questi sono azzardi e incognite da sciuparmi. Sii conforme, inquadrati soltanto su di me e nutriti assieme a me di questo desiderio, perché questo è il nostro sogno, giacché io sono l’essenza della voglia, poiché la fantasia può diventare realtà. Io sono spiccatamente aizzata, spropositatamente eccitata, visto che con le mani bramo e perseguo la mia sorgente del diletto stillante di lussuria, allora allontano la barriera finale che attualmente resta, a tal punto le mie dita si tuffano per inghiottire quel nettare dentro quel serbatoio segreto. I miei soavi lamenti diventano più veementi, diventano avvisi di godimento, in quanto la cavità pelvica favorisce i miei movimenti attendendo il servizio supremo intanto che io continuo liberamente a manipolarmi di gusto.
Le mani lentamente salgono sotto la canotta, l’odore ritorna, io m’annuso e sperimento quelle contrazione della cavità pelvica, ...
... avverto la pelle raggrinzirsi, i capelli sulla mia schiena e il bagnato d’una lingua che flemmatica disegna percorsi tortuosi sui miei capezzoli. E’ complicato e macchinoso aspettare, ma è bello differire e rinviare un po’ più in là l’attimo finale di questi passatempi. Io adoro la flemma, l’indolenza, giacché sono in grado di distinguere e d’identificare le avvisaglie dell’organismo che aspetta e la mente che precede mentre il corpo già gode. Tu mi fai delirare e svisceratamente sragionare, mentre con quel tuo modo di fare così angelico ed energico, nel medesimo istante m’ingiungi d’effettuare le tue pretese senza lagnarmi né replicare per accontentarti. Apertamente e comprensibilmente tu sai correttamente che in seguito ai miei iniziali e insicuri indugi, in ultimo da bravo e diligente fanciullo io eseguo con piacere i tuoi perversi desideri.
Capire e in seguito realizzare le tue fantasie erotiche, mi porta immancabilmente a un livello d’eccitazione che difficilmente ho mai provato in un normale rapporto di sesso. Tu ammiri vedermi in imbarazzo con gli occhi abbassati e le gote infiammate dal senso della vergogna, tenuto conto che farmi camminare per te nudo con indosso solamente le scarpe con le zeppe eccessivamente rialzate, visto che è uno dei tuoi assoluti e massimi piaceri. Io gradisco percepirmi così appassionatamente e follemente infervorato e infinitamente carnale e libidinoso, pertanto assaggia e centellina questi attimi confortevolmente, godi e sfrutta ...