1. Una pessima idea


    Data: 26/06/2021, Categorie: Etero Autore: asmodeo, Fonte: EroticiRacconti

    Ultimo giorno di vacanza su quella splendida isola greca.
    
    Lasciamo l’auto poco distante da un gazebo sotto le frasche. Beviamo qualcosa. L’uomo guarda con evidente interesse mia moglie nel suo bikini bianco che esalta la sua abbronzatura. Come dargli torto, Mari è veramente incantevole e nonostante i suoi 52 anni ha veramente un fisico ancora invidiabile. Ci incamminiamo verso la caletta e lo sguardo di quell’uomo resta incollato su Mari. Il suo culetto e le gambe slanciate dagli zoccoli con il tacco dovevano essere uno spettacolo.
    
    Mari stende la spugna sulla sabbia , si cosparge di olio abbronzante e si corica a bocconi per il suo consueto bagno di sole. Mi prega di fare altrettanto sulla schiena; le faccio passare l’olio sulle spalle, la schiena e sotto il laccetto del reggiseno che si sgancia. Mi chiede di riagganciarlo ma per contro glielo sfilo di dosso. Sento il mio sesso impazzire sotto i boxer. Cerca di sprofondare sula spugna del telo da mare.
    
    Con le mani scendo sui fianchi e scivolo sotto le mutandine accarezzandole il sedere. Il contatto con la sua pelle mi eccita sempre più. Abbasso di poco l’elastico delle mutandine per godere della visione della pelle bianca che contrasta con il resto dell’abbronzatura. Non resisto e abbasso il bordo sempre di più lasciandole completamente scoperto il suo splendido culetto.
    
    Lei protesta senza convinzione.
    
    Improvvisamente mi si insinua il pensiero di poterla ammirare completamente nuda. Mari è sempre stata molto ...
    ... chiusa e riservata sia in privato che in pubblico. Sempre irreprensibile elegante ma sobria. Ha un lavoro ben retribuito è responsabile del personale di una piccola azienda di pulizie che dirige con autorità cosa che le ha sempre creato qualche nemico interno.
    
    Senza chiederle il permesso le arrotolo la mutandina lungo le gambe.
    
    “dai, che fai, sei impazzito” mi si rivolge senza muoversi dalla sua posizione.
    
    Le sfilo le mutandine mi chiede di riaverle. Sto per cedere ma la voglia di immortalare quel momento è enorme. Le scatto due foto, poi altre ma lei per pudore resta sempre sdraiata a pancia in giù.
    
    Insiste perché le ridia il costume. Infilo il costume nella sacca da spiaggia e per evitare che si possa coprire col telo di spugna me lo faccio consegnare con la promessa di passarle il costume se si lascia scattare due foto.
    
    Con pudore si inginocchia, si abbraccia i seni e si copre con una mano il sesso curato, un rettangolino di peli scuri. Mi incita ad essere veloce. Il suo sguardo è distratto da qualcuno che sembra avvicinarsi a noi. Sono in due ed è chiaro che si stanno dirigendo verso la nostra postazione. Non mi preoccupo minimamente, anzi vederla nuda in mezzo alla spiaggia e cogliere la sua vergogna lo trovo eccitante.
    
    Faccio qualche passo indietro allontanandomi da lei continuando a scattarle delle foto.
    
    I due sono sempre più vicini a noi, Mari è irrequieta “ mi fai vergognare, non posso stare qui nuda, ridammi il costume”.
    
    Non so cosa scatta in ...
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