Prima volta al primo incontro
Data: 19/06/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: FiancodiVenere, Fonte: RaccontiMilu
... uscire, ma avevo deciso per un outfit sobrio e naturale: un paio di jeans ed una maglietta a maniche lunghe e sopra il mio cappotto. Quando fu il momento di uscire di casa, iniziai a sentire le farfalle nello stomaco. Non che non le avessi sentite prima, era tutto il giorno che le avevo, ma ora che il momento si avvicinava sentivo il mio stomaco tutto in movimento. Lui mi avrebbe aspettato parcheggiato su una stradina laterale poco lontana da casa mia. Nel tragitto che impiegai nel raggiungerlo mi ripetei mentalmente quello che avevo deciso in precedenza. Per quanto Alessio si fosse dimostrato affascinante non volevo subito baciarlo né fare altro. Volevo testare il suo interesse verso di me e non volevo ‘accontentarlo’ subito. Girato l’ultimo angolo lo vidi. Era in piedi appoggiato alla sua macchina, aveva un giacchetto di pelle nero e subito mi sorrise in modo magnetico; ero imbarazzata. Non ricordo cosa pensai esattamente, ricordo che mi lasciai guidare dall’emozione. Ci demmo due baci sulle guance, qualche frase di circostanza ed entrammo in macchina. Continuammo a chiacchierare in modo semplice, l’imbarazzo era palpabile ed i primi discorsi non furono memorabili. Ricordo però che mentre guidava mi appoggiò una mano sopra un ginocchio. Se l’avesse appoggiata più in alto sarebbe sembrato un gesto da conquistatore consumato, invece quel delicato gesto sembrava più un qualcosa fatto per rassicurarmi. Era un po’ un ‘Vedi? Ce l’abbiamo fatta ad incontrarci’. Il calore di ...
... quella mano era rassicurante e mi fece sciogliere un po’ di più. Dopo un paio di isolati mi chiese se conoscevo un posto tranquillo dove accostare. Io me l’aspettavo ed in realtà ne ero felice, non tanto perché volevo ‘imboscarmi’ quanto perché non volevo che qualcuno ci vedesse in giro insieme. Lo guidai verso uno spiazzo, era scuro e non c’era assolutamente nulla; una mia amica me lo aveva consigliato e lo utilizzai quella volta per la prima volta. C’era un muro in mattoni rossi ed un angolo illuminato da un lampione, la luce era soffusa. Parcheggiò la macchina lì e poi scendemmo dall’auto e ci appoggiammo al muro. Mi raccontò del viaggio, mi disse che era emozionato e che dal vivo ero ancora più bella, quando arrossii aggiunse che era felice di aver fatto questa follia. Anche soltanto vedermi contro quel muro di mattoni rossi valeva tutta la fatica che aveva fatto. Mi sentii felice di quelle parole, ma ero ancora molto tesa. Voi lettori dovete sapere che nonostante il mio modo di scrivere ed il forte rapporto che ho ora con il sesso, io sono una ragazza riservata e timida. Prima di conoscere Alessio e di ‘sbocciare’ (a lui piace dire così) ero ancora più timida ed ero molto insicura. Fu lui a fare la prima mossa. Si avvicinò lentamente al mio viso e appoggiò la mano contro il muro per creare uno spazio ristretto soltanto per i nostri due visi; ero praticamente bloccata tra lui ed il muro. Il primo tentativo di bacio andò a vuoto, immaginavo che volesse provarci e per questo mi ...